giovedì 23 aprile 2015

Caro Oblò

Caro Oblò,

siamo tre studentesse di  Psicologia che qualche mese fa hanno avuto la possibilità di conoscere e di entrare a far parte, per un giorno, della Nave.
Visitando la Casa Circondariale e leggendo il vostro numero del mese di Dicembre, ci siamo rese conto dell’importanza di questo progetto.

La Nave è una grande opportunità che vi consente di utilizzare la semplice parola per far conoscere agli altri ciò che state provando e vivendo ogni giorno. Tramite essa avete modo di condividere tematiche importanti e di sostenervi e appoggiarvi l’un l’altro come dei veri marinai.

Visto il nostro percorso di studi è stato interessante poter vedere con i nostri occhi il lavoro psicologico che viene svolto all’interno di una Casa Circondariale e abbiamo compreso ancora di più l’importanza di un trattamento intramurario che consenta alle persone di poter utilizzare lo stesso gruppo come uno strumento di aiuto.

In poche ore abbiamo avuto modo di cogliere la vostra realtà. Ci avete permesso di “salire a bordo” e di aprire gli occhi su un parte di mondo  che credevamo di conoscere, ma ovviamente ci sbagliavamo.
Durante uno degli incontri, uno di voi ci ha detto “Dite fuori che siamo persone normali, come voi”. Speriamo tramite il nostro lavoro futuro di riuscire a far comprendere quanto ciò sia vero.

Vi ringraziamo per questa preziosa opportunità e vi auguriamo sinceramente che possiate continuare, come state facendo alla Nave, a persistere nel rivalutare e ricostruire la vostra vita per farne qualcosa di bello.

Laura, Michela e Anna