mercoledì 13 maggio 2015

Dai ragazzi della Nave

Ci ha fatto sinceramente molto piacere leggere la lettera di Laura, Michela e Anna che si sono fatte portavoce degli studenti che hanno avuto modo di conoscere la realtà della Nave. 
Ora possiamo affermare che il messaggio che abbiamo voluto passare loro e alla società sia stato colto nel pieno del suo significato. 
Questo luogo, la Nave, è verosimilmente ritenuto una palestra dove ci si può allenare mentalmente e moralmente a mettersi in discussione nei confronti di una società tradita a suo tempo da ognuno di noi nella trasgressione di regole e funzionamento. 
Qui noi abbiamo l’importante opportunità di “non buttare via “ il nostro tempo, ma di poterlo utilizzare per confrontarci, sia con la nostra individualità e col vivere il gruppo di pari, sia col relazionarci all’équipe di psicologi, educatori e assistenti sociali che ci offrono opportunità e mezzi per insistere su questo nostro lavoro. 
Ci rendiamo conto quanto la Nave sia solo un punto di partenza del percorso che ci porterà man mano a valutare e riconsiderare la nostra vita fatta di scelte professionali, morali, affettive e culturali con maggiore consapevolezza ma siamo altrettanto convinti che “chi ben comincia sia a metà dell’opera”! 
Questa consapevolezza ci fa capire l’importanza degli incontri con voi studenti rappresentanti della società futura a cui riconosciamo il ruolo di mediatori e portatori del nostro messaggio nonché candidati operatori specializzati che potrete decidere di svolgere la professione proprio a contatto con questa realtà che avete guardato oggi dai nostri occhi. 
Per tutto questo vi riconosciamo il merito di farci sentire partecipi e protagonisti sia di questa micro società intramuraria, sia di quella più estesa extramuraria, necessariamente inscindibili l’una dall’altra. 
Grazie dunque a voi studenti e al Prof. Farina (docente di Psicologia clinica presso l’Università Cattolica del sacro Cuore di Milano), che rende possibile questi incontri e ci auguriamo che possiate fare anche voi a modo vostro della vostra vita, una buona vita. 
I ragazzi della Nave