martedì 23 luglio 2019

La Corte Costituzionale è tornata fra noi


La Corte Costituzionale è nuovamente a San Vittore! Dopo la proiezione in rotonda del film “Il viaggio nelle carceri” è tornata a trovarci la professoressa Marta Cartabia (nella foto in basso insieme con il dottor Luigi Pagano durante la sua visita a San Vittore dell'ottobre 2018), vice Presidente della Corte. Persona di estrema sensibilità che era già stata qui lo scorso 15 ottobre e poi ancora a maggio con il Cardinale di Milano. A lei abbbiamo espresso le nostre impressioni sul docu-film inerente le visite dei giudici costituzionali in alcune carceri italiane. Uno di noi, Loris, ha raccontato di quando si era recato a Roma in permesso per assistere alla proiezione del film unitamente ai membri della Corte. È stata per lui un'esperienza unica, avvenuta all'interno di un percorso detentivo, che non avrebbe mai immaginato di fare. Il nostro compagno di reparto Tiziano purtroppo non era stato autorizzato dalla competente A.G.
Pensiamo che l'iniziativa della Corte di entrare nelle carceri sia estremamente importante anche per l'alto valore che la stessa rappresenta all'interno di uno Stato di diritto, tra l'altro alcuni dei padri fondatori della nostra Repubblica avevano conosciuto questa realtà prima di partecipare all'Assemblea Costituente. Siamo consapevoli che non bisogna confondere la Corte con il legislatore, ma siamo altrettanto consapevoli che la Corte, recentemente, ha colmato alcune lacune giuridiche oltremodo evidenti. Sta inoltre svolgendo un lavoro di grande sensibilizzazione dell'opinione pubblica mettendo in evidenza le criticità che affliggono il nostro sistema penitenziario, ma anche quelle piccole realtà lavorative volte al reinserimento che si sono costituite all'interno degli istituti, purtroppo, in numero esiguo.
Il sistema giudiziario e carcerario necessita di “ristrutturazione e innovazione” e se lo analizziamo sotto l'aspetto dei costi, probabilmente sarebbe più opportuno che si portassero avanti quelle riforme per misure alternative alla detenzione, compatibilmente con le tipologie di reato. Sarebbe auspicabile che si favorissero tutte quelle realtà in grado di fornire lavoro a detenuti o ex detenuti, incentivando l'uso della Legge Smuraglia. Si coniugherebbe il reinserimento lavorativo, vero e tangibile, con un ingente risparmio sulla spesa penitenziaria. E forse questa potrebbe essere anche una risposta ad una di quelle domande a cui il professor Coraggio della Corte Costituzionale ha detto di “avere solo risposte inadeguate”.

Ci auguriamo di poter incontrare nuovamente la Corte e ringraziamo particolarmente la dottoressa Stasio per aver organizzato, unitamente alla Direzione, tutti questi eventi. Arrivederci a presto... il viaggio continua...

SP&LZ


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