La Corte Costituzionale è nuovamente
a San Vittore! Dopo la proiezione in rotonda del film “Il viaggio nelle
carceri” è tornata a trovarci la professoressa Marta Cartabia (nella foto in basso insieme con il dottor Luigi Pagano durante la sua visita a San Vittore dell'ottobre 2018), vice Presidente
della Corte. Persona di estrema sensibilità che era già stata
qui lo scorso 15 ottobre e poi ancora a maggio con il Cardinale di Milano. A lei abbbiamo espresso le nostre impressioni
sul docu-film inerente le visite dei giudici costituzionali in
alcune carceri italiane. Uno di noi, Loris, ha raccontato di quando si era
recato a Roma in permesso per assistere alla proiezione del film unitamente ai
membri della Corte. È stata per lui un'esperienza unica, avvenuta all'interno
di un percorso detentivo, che non avrebbe mai immaginato di fare. Il nostro
compagno di reparto Tiziano purtroppo non era stato autorizzato dalla
competente A.G.
Pensiamo che l'iniziativa della Corte di entrare nelle carceri
sia estremamente importante anche per l'alto valore che la stessa rappresenta
all'interno di uno Stato di diritto, tra l'altro alcuni dei padri fondatori
della nostra Repubblica avevano conosciuto questa realtà prima di partecipare
all'Assemblea Costituente. Siamo consapevoli che non bisogna confondere la
Corte con il legislatore, ma siamo altrettanto consapevoli che la Corte,
recentemente, ha colmato alcune lacune giuridiche oltremodo evidenti. Sta
inoltre svolgendo un lavoro di grande sensibilizzazione dell'opinione pubblica
mettendo in evidenza le criticità che affliggono il nostro sistema
penitenziario, ma anche quelle piccole realtà lavorative volte al reinserimento
che si sono costituite all'interno degli istituti, purtroppo, in numero esiguo.
Il sistema giudiziario e carcerario necessita di “ristrutturazione e
innovazione” e se lo analizziamo sotto l'aspetto dei costi, probabilmente sarebbe
più opportuno che si portassero avanti quelle riforme per misure alternative
alla detenzione, compatibilmente con le tipologie di reato. Sarebbe auspicabile
che si favorissero tutte quelle realtà in grado di fornire lavoro a detenuti o
ex detenuti, incentivando l'uso della Legge Smuraglia. Si coniugherebbe il
reinserimento lavorativo, vero e tangibile, con un ingente risparmio sulla
spesa penitenziaria. E forse questa potrebbe essere anche una risposta ad una
di quelle domande a cui il professor Coraggio della Corte Costituzionale ha
detto di “avere solo risposte inadeguate”.
Ci auguriamo di poter
incontrare nuovamente la Corte e ringraziamo particolarmente la dottoressa Stasio
per aver organizzato, unitamente alla Direzione, tutti questi eventi. Arrivederci
a presto... il viaggio continua...
SP&LZ
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