lunedì 24 febbraio 2020

Legge sulla Droga, tempo di riforme.

Il 28 e 29 febbraio si terrà a Milano la Conferenza Nazionale sulle Droghe, promossa dalla CGIL e da altre associazioni. Trent’anni fa, nel 1990, venne riformata la Legge sulla Droga, la numero 309. Secondo gli organizzatori della Conferenza, è giunto il tempo di riformarla, il tempo in cui è necessario investire molto di più in prevenzione anziché in repressione. Proprio in questi giorni il Ministro Lamorgese propone di alzare le pene per i piccoli spacciatori recidivi, ovvero per coloro che vengono trovati in possesso di modiche quantità di droga e pertanto rientrano nei casi previsti dal comma 5 dell’articolo 73, il così detto piccolo spaccio. Presumiamo che, con la proposta del Ministro, coloro che saranno recidivi verranno comunque sottoposti a custodia cautelare in carcere, perché i Comitati Provinciali per l’Ordine e la Sicurezza hanno segnalato un incremento del consumo di stupefacenti in età sempre più giovane. È davvero sempre possibile distinguere tra spacciatore e consumatore di piccole quantità? Il carcere con il suo costo estremamente elevato – circa €140 al giorno secondo il sito della Polizia Penitenziaria – è davvero il deterrente più incisivo? Ma in ogni caso, non sarebbe anche il caso di spendere del denaro vero anche in prevenzione, specialmente per i più giovani? Forse, nel tempo, si potrebbe anche risparmiare e non solo in ambito penitenziario... 
DN – SP 

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