giovedì 2 luglio 2020

Una nuova legge che è anche figlia nostra

Salve a tutti!
Questa mattina la sveglia suona alle 7.00. Mi preparo e vado a lavorare. Mi affaccio alla finestra come tutti i santi giorni e la vita sembra ripresa a pieno ritmo. C’è un bellissimo attico in Porta Vercellina, sul quale era esposta una grande bandiera italiana. Da un po’ di giorni è scomparsa ed ho provato una strana sensazione, a non vederla. Il suo forte sventolìo mi dava sempre un po’ di carica per cominciare la giornata. Ma veniamo a noi. Verso le 10 si comincia con l’arrivo delle dottoresse e cominciano i vari gruppi. Partecipo all’accoglienza con la dottoressa Bertelli e con Olga. Presente anche la nuova educatrice della Nave, dottoressa Di Mauro. Ci voleva una figura così per colmare i vuoti del recente passato. Lei è molto disponibile e preparata. Oggi leggiamo sul Corriere della Sera di una nuova legge riguardo i colloqui e le telefonate, che pare verrà approvata. Una legge nata proprio qui alla Nave, con il contributo dei parlamentari che abbiamo incontrato e dei volontari dell’Oblò Renato e Fabrizio. Un traguardo che sentiamo nostro, di noi della Nave!

Eduart Mecani

1 commento:

galbani ha detto...

ciao Eduart ciao marinai buongiorno equipe sono d'accordo con quello che scrivi,
è vero " la nave " fa molto per i detenuti ed io sono molto soddisfatto di averne fatto parte, anche se ero in carcere ho dei bei ricordi sulle giornate trascorse.
Penso molto ha quello che si faceva e un po' mi manca.
galbani