Buongiorno a tutti, sono Maurizio! Come già in altri miei scritti mi sono presentato come una persona molto restia, questo mio modo di essere può trasmettere alle persone che mi circondano quando ci si ritrova in dei gruppi indifferente. In realtà se un argomento m’interessa ascolto molto, immagino i loro vissuti e mi immedesimo molto, parlo poco, incamero tutto ciò che mi fa riflettere internamente e lo raccolgo come un consiglio buono, utile per il mio cammino. Quando una persona racconta qualcosa, mi viene istintivo e spontaneo ascoltare, a volte guardare l’espressione del viso per capire se quello che dice è realtà o è solo una maschera, se è triste o felice, se il soggetto mi ispira fiducia mi fa piacere anche intervenire, ma al contrario, ascolto freddamente e indosso la maschera dell’indifferenza. Di fronte a una realtà magari raccontata da una persona vissuta con esperienza, posso cogliere buone motivazioni e incamerare consigli giusti, non è mai tardi per imparare e correggere il passato rinnovando il futuro, quel futuro che da tempo attendo. L’indifferenza per me non vuol dire fregarmene di alcuni contesti, ma accantonarli per dare spazio ai miei progetti senza distinzioni sul mio percorso; una volta raggiunto il mio scopo potrò magari dedicarmi anche a ciò per cui prima provavo poco interesse e mi era indifferente. L’indifferenza è come l’uguaglianza, puoi e non puoi provarla. L’indifferenza può far male, ma può anche far bene in alcuni casi, ma lì siamo noi che dobbiamo essere capaci di usarla al tempo giusto.
Maurizio Iavarone
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