martedì 17 giugno 2014

Il Corso di scrittura

"la letteratura è una difesa contro le offese della vita"
Cesare Pavese

Il Corso ha offerto uno spazio di carattere individuale, di accoglienza delle emozioni e dei pensieri scaturiti dal lavoro di scrittura; ma anche un momento di condivisione collettiva, attraverso il confronto delle esperienze e delle idee, che sempre un lavoro di gruppo suscita nei partecipanti.
I percorsi proposti hanno avuto carattere modulare e sono partiti dalla storia personale di ciascuno, per approdare a competenze più complesse, come quella di selezionare porzioni particolarmente significative del proprio vissuto, con un occhio più attento alle contraddizioni e alle scelte.
Lo scrivere, rispetto all'esporre a voce, possiede una materialità che spinge l'individuo a confrontarsi con la propria capacità di far coincidere quanto pensa e patisce con le parole che prendono corpo sulla pagina. In più, lo sforzo a trovare le parole per dire è di per sè elemento costitutivo del percorso di riformulazione del proprio vissuto e delle proprie aspettative rispetto al futuro: rileggersi e consegnare ad altri per leggere è un momento critico fondamentale.
Molte pagine scritte non troveranno posto nell'Antologia, perchè questa è stata la volontà espressa dei detenuti; la selezione è stata operata con gli studenti del corso, in modo da rispettare le esigenze di riservatezza di ognuno.
Un ringraziamento particolare agli operatori della ASL, coordinata dalla dottoressa Graziella Bertelli, che ha sostenuto il progetto, condiviso anche le fasi problematiche ed emotivamente coinvolgenti, consentendol'ampliamento del lavoro con rinnovato entusiasmo. 

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