sabato 3 ottobre 2020

Cambiare si può

 Avevo sempre inteso il cambiamento come se il tema riguardasse il vestiario, al massimo l’acconciatura , una mera questione estetica. Quando, in comunità , la questione si  faceva pesante, sostenevo testardamente che se uno nasce tondo non può morire quadrato al massimo si potevano smussare gli angoli. Quando poi qui ho sentito che il cambiamento implicava sacrificio e dolore ,sorridevo beffardo. Quando poi ti svegli la mattina alle 5 pensando al male fatto , o al male che in qualche maniera ancora stai facendo perché è una parte talmente sadica di te che lo fai senza nemmeno accorgertene, rivedendo i tuoi atteggiamenti scopri che sono quelli che odiavi tanto in tua madre o in tuo padre .La voglia di ridere svanisce di colpo e senti il peso delle tue azioni, prima magari per alleggerire un po’  l’aria tesa ti facevi una birra o una canna  ,ora l’unica canna a cui ti puoi attaccare è quella del gas , ma sarebbe meschino agire ancora da codardi , perché è questo che sei sempre stato , un vigliacco che scappava dalle sue responsabilità e dirselo non è piacevole anzi è davvero doloroso scoprirsi. Scoprirsi ,togliere quella armatura che hai sempre indossato per reggere ai colpi della vita , è dura  ma la vita è anche questo è anche dolore. Anche Cristo sulla croce disse : “Padre se puoi allontana da me questo calice ma sia fatta la tua volontà” . Certo non sono il Cristo, ma è pur certo che ora voglio che sia la mia volontà ad indicarmi la strada da percorrere , sicuramente dura. C’è bisogno di un navigatore per arrivare alla meta, perché la strada è lunga,perché ci sono un sacco di incroci che si  intersecano e ti obbligano a fare attenzione perché non sei l’unico che sta viaggiando, ci sono gli altri e poi i semafori rossi, gli stop e qualche pedone distratto che ti si para davanti all’improvviso e tu devi stare attento a non investirlo,anche se non camminava sulle strisce pedonali. Destra e poi  sinistra, prosegui dritto per la strada , prosegui dritto per altri 300 metri e poi alla prima rotonda imbuchi la seconda via e magari sbagli e devi quindi tornare indietro alla rotonda, e imboccare la strada giusta , farà freddo e i vetri si appanneranno oppure pioverà a dirotto e non riuscirai a vedere oltre 3 metri, oppure ci sarà il sole e quindi un caldo della madonna e con il culo che mi ritrovo l’aria condizionata non funzionerà ma fanculo: io devo arrivare. Accenderò la radio e abbasserò il finestrino perché l’aria fresca mi avvolga coccolandomi un po’ e poi c’è quel brano che mi piace tanto alzerò il volume al massimo e canterò , perché viaggiare mi piace e mi è sempre piaciuto ma ora ho una meta , un punto esatto in cui devo essere per quel giorno e a quell’ ora perché ho preso un impegno con una persona importante e non posso deluderla per l’ennesima volta. Non voglio, non è giusto. E poi se mi annoierò farò salire in macchina qualche amico a farmi compagnia e non c’è  cosa più bella se non viaggiare in dolce compagnia con la musica che fa da colonna sonora a questo meraviglioso spettacolo che è la vita .

Maurizio Tagliaferri

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