La mia prima volta che mi hanno carcerato fu a Rimini, ma mi portarono subito a Bologna visto che a Rimini non c’era il carcere minorile. Avevo fatto la direttissima e mi ricordo che il giudice mi disse se volevo andare in comunità e io gli risposi di no quindi andai in carcere. Fu una batosta per me perché non pensavo di entrare in carcere visto che era la prima volta che commettevo un reato. In carcere facevo tanti corsi perché erano obbligatori, visto che in cella potevamo stare solo per dormire, tra l’altro si mangiava in mensa. Eravamo tutto il tempo occupati ma è quando ci chiudevano che accadevano le brutte cose: chi si tagliava o chi bruciava e distruggeva le celle e tutto questo per fortuna l’ho vissuto solo per 6 mesi. Nel 2006 c’è stato l’indulto e in quel carcere eravamo rimasti circa 5 persone non definitivi, più tardi ho saputo che i miei non volevano che usufruivo dell’indulto e quindi mi mandarono in una comunità rieducativa a Pavia in messa alla prova per farmi estinguere il reato e nel 2009 finii tutto ma per sfortuna quello era solo l’inizio perché ci sono state altre carcerazione e spero che questa sarà davvero l’ultima volta.
Cosimo La Catena
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