Mia mamma ed il mio papà sono nati lo stesso mese a 2 giorni di differenza l’uno con l’altra, 26 e 28 giugno. Si conoscono sin dalle scuole medie quindi possiamo dire che sono cresciuti assieme. Mia mamma è casalinga, mentre mio papà fa l’agente di commercio per una ditta di materiale elettrico. Uno dei miei primi ricordi di loro due assieme è purtroppo la sera nella quale mio papà se ne andò di casa. Me lo ricordo come fosse ieri. Avevo 3/4 anni, mia sorella era nata da poco tempo, era lì, sull’uscio di casa, con una borsa in mano, io corsi da lui: “papà, papà , dove vai ?” rispose lui: “dalla nonna” ingenuamente io gli chiesi: “da quale nonna?” non ricordo risposta a quella domanda solo con il passare del tempo capii che ovviamente andava da sua mamma, mi ricordo solo che mi guardò, fece mezzo sorriso e chiuse la porta andandosene. Sono sicuro che i miei genitori amino me e i miei fratelli, col passare del tempo hanno sempre fatto sacrifici per non farci pesare la cosa e non farci mancare niente. Credo che l’unica cosa a tenerli vicini fosse la nostra minore età, difatti, con il passare degli anni, si sono separati sempre di più, arrivando al punto di non parlarsi più non avendo più quel vincolo di noi figli e non avendo quindi più motivi per i quali dover colloquiare. Questa per me è come una piccola ferita apertasi quel giorno che, piuttosto che rimarginarsi, si è aperta sempre di più.
Marco Russo
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