Ho 32 anni e mi chiamo Jose Luis Sapia e se non fosse perché scritto così all’anagrafe forse non saprei nemmeno il mio nome. Quindi che dire sulla mia identità? Chi sono io ? Sono il figlio voluto dai miei genitori? Sono quel bambino grasso dell’elementari che veniva deriso non solo per l’obesità ma anche perche straniero? Sono quel 16enne che ha detto sì alla vita? Sono quel ragazzo ammaliato dalle droghe, dal divertimento, dalle ragazze? Sono quel tipo di persona che per far piacere ad altri non si è mai tirato indietro? Sono colui che ha voluto spegnersi in un momento difficile della vita? O sono l’uomo che ha provato a dire "basta così non andrai avanti"? Sono anche quello che di scelte sbagliate sino ad oggi ne ha fatte molte? Sì, tutto questo sono io, un albero con milioni di rami nessuno uguale ma con un unico tronco, una persona che deve trovare il suo posto in questo mondo con milioni di rami e boccioli da far sbocciare. Una cosa l’ho capita: come un albero storto che ha bisogno di un sostegno altrettanto io ho bisogno di aiuto per scoprire ancora chi sono, pieno di sogni e speranza.
Jose Luis Sapia
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