giovedì 12 dicembre 2019

Rugby, questo sconosciuto

Ore 9 di un sabato mattina, campetto da calcio Candido Cannavò di San Vittore, ritrovo degli adepti del rugby. La lista dei partecipanti è lunghissima, ma gli irriducibili sono 6. Arrivano i ragazzi della ASR Rugby Milano si parte con un leggero riscaldamento, iniziamo a giocare. Ci vengono spiegate le regole fondamentali del gioco. Molte di queste, come il passaggio obbligatorio all’indietro, sono contro natura! Giochiamo in un campetto da calcio a 5, gli spazi sono ridotti, non è pertanto permesso placare. Per fermare l’avversario e costringerlo a passare palla dobbiamo strappare delle bandierine che ogni giocatore porta attaccate alla vita. Qualcuno vuole spiegare a Vladi che solo le bandierine devono essere strappate? Non è necessario ritrovarsi a giocare in mutande o senza maglietta! Non dimentichiamo poi l’entrata in scena dell’agonismo, che porta molte volte tutti noi ad inventare regole di sana pianta pur di vincere la partita, sotto lo sguardo rassegnato ma anche divertito dei ragazzi esterni. Ciò che è importante è che trascorriamo un’ora e mezza di sano sport che è un’importantissima valvola di sfogo per tutti.
DANILO NICOLINI

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