giovedì 9 aprile 2020

La libertà richiede responsabilità

Mi chiamo Andi Arapi e sono un detenuto del terzo reparto, dove si trova la Nave. Sono qui da due anni e questo è uno dei momenti più difficili che abbia vissuto. Si fa fatica ad andare avanti ma non abbiamo intenzione di mollare. Qui, in carcere, non è facile mantenere le distanze sociali, avere le giuste mascherine e ad igienizzare tutto. Spero che i contagi non aumentino, perché se dovesse succedere sarebbe un grave problema per la mancanza di strutture mediche adeguate.
Da quando c’è stata la rivolta, siamo chiusi nelle nostre celle tranne tre ore d’aria, una alla mattina e due al pomeriggio, abbiamo gravi difficoltà a seguire le indicazioni sanitarie del Governo ma facciamo quel che possiamo. Quello che mi fa arrabbiare sono i cittadini colti a spostarsi senza motivo e giustamente multati. Pensino a noi detenuti che viviamo questa situazione in carcere, in totale assenza di libertà, e che nonostante tutto non molliamo e andiamo avanti, facendoci forza l’uno con l’altro. E’ davvero così impossibile rispettare le regole?

Andi Arapi

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