martedì 9 giugno 2020

Una giornata qualunque

Buongiorno marinai! Voglio raccontarvi la mia giornata. Oggi è sabato e volevo dormire un po’ di più, ma il mio compagno di cella è mattiniero e non gli piace bere il caffè da solo. Va bene, caffè, colazione e mi preparo per l’ora d’aria e una corsa, che fa sempre bene, poi di nuovo di sopra. Una doccia ed esco a dare una mano al compagno che sta imbiancando la Nave. Poi arriva l’ora del pranzo, si mangia e dopo si riposa. Appena sveglio, esco a continuare con l’imbiancatura in attesa della doccia e della cena. Si mangia, due chiacchiere e buonanotte a tutti i marinai, in attesa della domenica, di un' altra ora d’aria e di qualche film! Buona navigazione!

Cella 406

Avanti a tutta forza

Buongiorno, équipe e compagni. E’ stato un quadrimestre buio, cupo e stancante per tutti ma allo stesso tempo un periodo all’insegna della rinascita, alla voglia di rimettersi in gioco. Grazie all’impegno di dottoresse e volontari, il reparto non solo sta tornando a funzionare come prima, ma, a mio parere sembra esserci una rinnovata consapevolezza, una voglia di navigare tutti nella stessa direzione. La destinazione è la stessa per tutti: tornare alla nostra vita fuori di qui, alla lucidità e a tutto quello che ci è più caro. Insomma, i presupposti positivi ci sono, la voglia e gli strumenti li abbiamo, quindi adesso ci dobbiamo provare con tutto il nostro impegno.
Parola del giorno: obiettivo.

Roby

Amicizia e speranza

Salve a tutti. Oggi ho ricevuto una lettera dal mio grande amico Alessandro che si trova nel carcere di Opera. Leggendola, mi sono emozionato, perché dopo avere condiviso due anni e mezzo di carcerazione, si è creata una sorta di complicità. Sono contento, anche perché probabilmente potrà rivedere sua figlia dopo quattro anni, ma nello stesso tempo un po’ dispiaciuto per il periodo che lo aspetta nei prossimi mesi. Forza Ale! Oggi la giornata è cominciata col botto: il compagno Manuele è stato processato e ha avuto una riduzione della pena a vent’anni. Un grande spiraglio per il futuro di un grande compagno. Io, poi, per la prima volta dopo quasi un anno, ho potuto sentire ala telefono la voce della mia ex-moglie, un’emozione e una gioia immense. Mi confessa che ha avuto il Covid e racconta della fatica e della sofferenza legata a quei ventun giorni trascorsi in ospedale, Io cerco di immedesimarmi ma per lei deve essere stata davvero dura. 
Siamo al week end, speriamo sia migliore dei molti, recenti week end!
Buona Navigazione!

Tiziano Scalzo, Domenico Gnoffo.

sabato 6 giugno 2020

Addio e grazie di tutto

Cari compagni e care dottoresse, 
come ben sapete, il mio viaggio con voi è concluso e la mia prossima fermata è il porto San Pietro a Voghera. Ricordo ancora il mio ingresso nel reparto, mi sembra ieri ma sono già passati otto mesi. Avevo la testa di un ragazzino e non avevo voglia di fare mai niente, rifiutando l’idea di avere un reale problema. Ogni giorno qualcuno doveva venire da me a chiedermi di partecipare ai gruppi, ma la mia mancanza di fiducia non mi permettevano di accettare il vostro aiuto. Vorrei farmi perdonare tutti quelle volte che ho risposto male, trasmettendovi solo negatività e, soprattutto, tutte quelle volte che vi ho mandato a quel paese sottovoce. Oggi, dopo il tempo passato con voi, dopo le mie cadute e le vostre mani tese, ho capito che posso farcela. Ho imparato ad aspettare le cose al momento opportuno ed ho acquisito, grazie a quei corsi che un tempo ritenevo inutili, un insieme di competenze che mi hanno permesso di capire che voglio davvero cambiare la mia vita. Il 5 giugno uscirò, libero e voglio che sappiate che la mia libertà dipende dal mio percorso futuro. Materialmente e legalmente, sono libero, ma sono ancora schiavo di una sostanza e  dell’adrenalina. Solo il giorno in cui mi libererò davvero da queste cose, sarò veramente libero, libero di essere me stesso e di vivere una vita felice.
Vi ringrazio di cuore per la vostra pazienza e per la fiducia che mi avete accordato.
Vi auguro un cammino sereno e ricco di cambiamenti positivi.
Con affetto, il vostro compagno e pirata.

Tomek

mercoledì 3 giugno 2020

Voglia e motivazione

Faticosamente, affronto un’altra settimana. Sono sincero, non avevo nessuna voglia di condividere il mio pensiero e tanto meno di scirvere. Sono in uno stato d’animo tale che non avrei neppure voglia di alzarmi dal letto, ma ho imparato a non mollare e ad affrontare di petto il destino che mi aspetta, sono qui a raccontare. Ancora una settimana di incontri, qui alla Nave. Ringrazio il pittore Michele che ci aiuta a far ripartire la Nave regalandole un nuovo look. Mentre parlo, gli addetti alla manutenzione stanno montando i nuovi vetri al nostro magnifico finestrone, unico contatto visivo con la vita all’esterno. Stamane, alla riunione di redazione dell’Oblò, si è discusso di motivazione e voglia. Pongo a tutti voi una domanda: arriva prima la voglia o la motivazione? Domandatevelo!
Grazie.

Tiziano Scalzo, Domenico Gnoffo.

Cambiare si può

Buongiorno a tutti. Mi chiamo Omar e oggi ho partecipato ad un corso chiamato “accoglienza”. Devo dire che mi è piaciuto, mi sono sfogato, raccontando ciò che avevo dentro e mi ha fatto sentire bene. Adesso voglio scoprire anche gli altri corsi perché ho davvero voglia di cambiare, di curarmi e diventare una persona onesta, di avere un lavoro e  vivere finalmente una vita normale.

Omar Diallo

La mia famiglia lo merita

Buongiorno ai marinai. Oggi non è una giornata come tante altre, la novità è che avrò una videochiamata con mia moglie e i miei figli, che ogni volta mi riempiono di gioia. Vedo mia moglie stanca ed affaticata e mi sento in parte responsabile delle loro sofferenze. E’ per questo che ho deciso di intraprendere nuovamente questo percorso di cura. A differenza del passato, questa deve essere la volta giusta per poter costruire per me e la mia famiglia, un futuro migliore,  per offrire loro un padre ed un marito sano e presente. Mi metterò in gioco al massimo per ottenere i risultati sperati. Sarà dura, ma so di non essere solo!

Buona giornata,

Cella 403