lunedì 30 aprile 2018

IL CORO DELLA NAVE

Il coro è unattività della nave, il tutto è suonato e diretto da Paolo Foschini, un uomo incredibile! Quando lo guardo dirigere, arde in lui il fuoco della passione, riesce a coinvolgere anche i più restii. Non lo conosco bene ma pare proprio una bellissima persona, tra laltro, ha anche coinvolto suo figlio, che partecipa come chitarrista. Al coro partecipa anche una sezione femminile, le nostre operatrici, sicuramente obbligate dal generale G. Bertelli !! Tra di loro ci sono anche delle donne esterne, non so perché partecipino, forse sono ricattate o per lavvenenza del Paolo che l’è un bel om. Comunque è un bel manipolo di voci, anche se ritengo che questo progetto di cantare in milanese il 27 maggio sia un poambizioso. Tra tutti, coloro che parlano in milanese sono forse in cinque su quaranta, il resto è composto da persone di varie etnie, che si impegna, ma sicuramente non riesce con molta facilità, è come se io dovessi cantare in arabo, non so cosa verrebbe fuori. Inoltre, è bella laria che si respira in sezione dopo il coro, ad esempio, sentire dei magrebini che rispondono quando li chiami: hoe sunt chio laria di “40 di 40 not a San Vitur a cìapar i bot. Nel coro canta anche Daria Bignardi, ex direttrice di Rai tre, che ho saputo essere uscita da una brutta esperienza di malattia, su cui ha scritto anche un libro: La mia ansia, che gentilmente ha portato a qualcuno. Noi detenuti, o pazienti, come ci chiamano le nostre operatrici, ci lamentiamo spesso della privazione della libertà, ma non ci rendiamo conto che lì fuori tutti combattono con qualcosa, magari anche più grande, come può essere una brutta malattia o il mutuo della casa o il direttore di banca, che ti telefona e ti dice che sei in rosso, sul conto ovviamente. Voi non mi crederete ma dopo aver vissuto per sei mesi in un lebbrosario vicino a Kampala in Uganda, ogni volta che mi guardo allo specchio, penso: che fortuna essere italiano e soprattutto sano. Adesso sto divagando, torniamo al coro, voglio ringraziare Paolo per il tempo che dedica a noi e penso che il tempo sia il nostro bene più grande e non ci sia denaro che lo possa pagare, grazie Paolo.

Maurizio T.

giovedì 26 aprile 2018

PAGINE DAL DIARIO DI BORDO

Martedì 24 Aprile

Buongiorno a tutti, oggi 24 Aprile, bella giornata di primavera dopo un buon risveglio nella nostra suite presidenziale del transatlantico, come ogni mattina una buona colazione a base di frutti tropicali, massaggiati dolcemente da due belle fanciulle messicane, abbiamo deciso di fare la sauna nella famigerata e lussuosissima Spa di questa Nave.
Chiamati alla riunione delle 10 insieme a tutti i marinai e l’équipe di bordo per gli ultimi preparativi per il gran Galà che si terrà nella rotonda del porto. 
Ecco che dopo aver degustato il pranzo con posto riservato nel ristorante ci siamo goduti un’ora libera sul pontile davanti alla piscina. Qualche marinaio ha approfittato di un pò di sole oceanico. Poi ultime prove, prova costume, gargarismi vari e tutti giù alla rotonda del nostro porto di mare.
Tutti emozionati per la performance che avremmo dovuto fare e che tutto sommato è andata bene ci siamo divertiti, facendo commuovere il figlio di un partigiano venuto per la commemorazione della festa della Liberazione del 25 Aprile.
Chiusura delle 16 posticipata per alcuni rimproveri e meriti per chi ha cantato e chi non ha aperto bocca con l’impegno futuro di tutti di fare il meglio!
Chiusura delle celle sconfitta della Roma una buona notte a domani.

Mercoledì 25 Aprile

Buongiorno a tutti, oggi si festeggia come festa nazionale la liberazione. Purtroppo questa mattina uscendo dalla cella ho trovato un sacco di gente con tante valigie borse e addirittura ombrelloni, ma purtroppo si trattava della liberazione dell’Italia dal regime fascista e nazista e non si trattava della nostra liberazione, ma io dico fatelo sapere prima no? Così evitiamo di fare le valigie. Tutto sommato è stata una giornata serena ed evasiva, pensando ai nostri cari fuori, visto la splendida giornata.
Chiusura delle celle, partitone Bayer – Real, una fetta di torta in compagnia, buona notte e arrivederci a domani.

Alessandro A.

lunedì 23 aprile 2018

IL CORO DELLA NAVE VA AL "REFETTORIO"

Domenica 27 maggio, ore 21. Data e ora da segnare visto che per quella sera è prevista un'esibizione del Coro della Nave diretto da Paolo Foschini. Si tratta di una delle attività più partecipate e più "sentite" dagli ospiti del reparto, vi partecipano - oltre ai detenuti - anche gli operatori, gli assistenti, e volontari esterni. Da un paio di anni il Coro ha cominciato a esibirsi anche fuori dalle mura di San Vittore, e domenica 27 maggio sarà al Refettorio Ambrosiano di piazza Greco, a Milano, sarà protagonista dello spettacolo "La Città Incantata - Storie e canzoni contro il muro"... continua a leggere


sabato 21 aprile 2018

EDUCAZIONE ALLA LEGALITA': GLI STUDENTI CHE VENGONO A TROVARCI


Io sono qui alla Nave. La Nave è una sezione speciale per il recupero dei detenuti che soffrono di dipendenze (es. droga, alcolismo, gioco dazzardo). In questa sezione ci sono detenuti di tutte le nazionalità e di tutte le età. Diversi professionisti, tra cui psicologi, criminologi, educatori, assistenti sociali, ci seguono nel percorso di recupero per prepararci alla nuova futura vita.
Le attività si svolgono dal lunedì al venerdì, dalle ore 10 alle ore 16. Il lunedì seguiamo il corso di legalità, dove ogni quindici giorni un ex magistrato (Gherardo Colombo) ci illustra le regole di legalità dei comportamenti, per indicarci ciò che è giusto e ciò che non è giusto. Ogni lunedì della settimana, una classe delle scuole superiori viene a visitarci per scambiare reciprocamente esperienze di vita. Quando vengono in visita gli studenti, io sono particolarmente emozionato perchè posso stare insieme ad altri ragazzi e questo mi fa stare bene e mi rende felice. A rotazione, siamo anche assistiti da giovani volontari, in genere, studenti universitari che ci affiancano nelle diverse attività.
Io mi chiamo Yassine, sono un paziente della Nave, ho 23 anni, sono nato in Marocco e sono detenuto presso la casa circondariale di San Vittore e spero di poter presto continuare questa esperienza positiva in una comunità esterna residenziale.

Yassine S.