mercoledì 22 aprile 2020

Diario dal carcere #1

Milano, 15 aprile 2020.
Quest’anno Pasqua è arrivata in un momento difficile per tutti. Dalla finestra mi sembra di scorgere un piccolo aumento delle auto in circolazione rispetto al recente passato. Spero che sia un buon segno per quanto riguarda il mondo del lavoro, che significhi una ripresa seppur modesta. Le feste pasquali le abbiamo trascorse  chiusi in cella, avevamo richiesto di sviluppare un po’ di socialità almeno con le celle vicine ma la risposta è stata negativa, a causa del rischio di contagio. Il tempo passa lo stesso, fra il cucinare e la lettura di un libro. Ci mancano le discussioni, i Gruppi che davano più valore al tempo in carcere. E’ proprio vero che ti accorgi di quanto siano importanti certe cose solo quando le perdi. Ora, però, è tempo di cambiare passo, di ricominciare a sperare, Spero che il Governo si renda conto della sofferenza dei cittadini, chiusi nelle loro case e colpiti da mille difficoltà. Insofferenza, rassegnazione e rabbia possono essere arginate solo se c’è un obiettivo condiviso, un percorso da compiere insieme. Se mancherà la fiducia verso chi ci governa, tutto diventerà più difficile.

Frase del giorno: “Tutto è nelle mani dell’uomo”. Ecco perché bisogna lavarsele spesso!

Eduart Mecani


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