martedì 21 dicembre 2021

Un picnic contro il pregiudizio

 

Ricordo che all’età di otto anni, quando io, mia sorella Wafae e mio padre vivevamo insieme, c’erano tanti pregiudizi verso noi stranieri, forse per la nostra diversità oppure perché eravamo poveri,  oppure perche non avevamo i vestiti di marca e pure scadenti. Ero piccolo quindi non ci facevo caso. Nonostante tutto quello che mi è accaduto da bambino, voglio ricordare solo le cose belle cosi ho eliminato i ricordi della vita passata con mio padre. Vi voglio invece raccontare di una bella giornata passata con mia sorella, l’orgoglio della famiglia  nel vero senso della parola. Oggi lei è diventata una donna con due bellissime bambine e una Manager in una società dentro la base americana. Ricordo che a 9 anni nessuno ci prendeva in considerazione. Neanche a Pasquetta quando tutti i nostri coetanei si organizzavano per andare in montagna oppure in altri posti, così ci pensavo io a rallegrare la giornata. Andavo in un supermercato e facevo la scorta di dolci, biscotti, patatine e bibite. Le facevo una sorpresa e la costringevo ad andare in spiaggia dista almeno a 3 km, zaino in spalla con tutto il kit, compresa la radio. Ricordo che ci sedevamo sopra una  tovaglia dietro una grossa barca da pesca per non prendere vento, davanti a noi c’era il mare ma specialmente lo stretto e il vulcano da far da cornice alla splendida vista. Una volta consumato il nostro picnic giocavamo a tennis oppure raccoglievamo le conchiglie. Con poco riuscivo a rendere felice mia sorella e passare una giornata come tutti gli altri con gioia e serenità.

 Ben Hadda

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