martedì 7 febbraio 2023

La mia prima volta

Ce ne sarebbero tante di prime volte da raccontare ma indubbiamente ce n’è una che ti rimarrà per sempre nel cuore. Quel momento che inizia con una moltitudine di dubbi, speranze, sogni, aspettative e che in quasi un attimo, ti spazza via ogni ansia.

Sono sempre stato affascinato dall’amore che mio padre nutriva e dimostrava per noi dieci figli,  la sua preoccupazione maggiore era quella di non farci mai mancare nulla, tanto meno dal punto di vista affettivo. Mi sono sempre chiesto se in un futuro, anch’io sarei mai stato capace di amare un figlio con tanto calore avvolgente.

Quando venni a scoprire di aspettare un figlio, da subito venni colto da un misto di emozioni: paura, timore di non farcela e tanta insicurezza. Dei mesi che antecedevano il dolce evento mi ricordo il desiderio di poter essere almeno bravo ed affettuoso, con il mio futuro piccolo, tanto quanto lo era stato lui con noi. Il 4 maggio 2001 avvenne il grande miracolo, la vidi nascere e subito sentendo i suoi pianti liberatori sono passati tutti i dubbi e le paure, sarei stato un ottimo padre, pronto ad accompagnare e ad amare quella minuscola creatura che si affacciava al mondo. Tra le mani mi trasmesse quel bisogno di sicurezza che ero pronto a soddisfare. Penso, senza alcun dubbio, che mi sentii davvero felice, era la prima volta che diventavo papà di una meravigliosa creatura, era la prima volta che avrei avuto qualcosa di mio, veramente mio ed anche la prima volta che ne avevo fatta una giusta. Appena saputo che era una femminuccia, Giada, subito durante il parto, chiesi ai medici se era possibile cucirle la patatina … sempre terrone sono. 

La vita ha dimostrato che ho mantenuto il mio impegno e, ad oggi, nonostante il tempo buttato in carcere, sono sempre riuscito a non farle mancare nulla e per quanto riguarda la parte affettiva, bhé ho preso tutto da mio padre. Ora lei ha ventuno anni e la maggiore mia soddisfazione è il fatto che si stia laureando in psicologia. Oggi guardandola così, una donna che si sa muovere nel mondo, mi viene in mente quel giorno che la tenni in mano minuscola come un cuoricino.

Come ho detto all’inizio ce ne sono tante di prime volte ma questa rimarrà nel mio cuore come “quella” prima unica volta.

Otello Lomoio 

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