Torno con la memoria al 2022.
E’ da un paio di settimane che frequento gli A. A. e riesco a non bere. Sto bene psicologicamente e anche fisicamente, ma se devo dirvi la verità a quegli incontri ci vado mal volentieri perché ogni volta faccio fatica a riconoscermi in quelle storie di vite di famiglie spezzate a causa dell’alcool. A metà ottobre arriva il compleanno di mia sorella al quale la mia ragazza ed io siamo invitati. La festa di compleanno si svolge in casa. Il soggiorno è molto ampio e siamo circa 20/30 persone . Sulla lunga tavolata, a forma di L, oltre ad un buffet molto fornito ci sono anche molte bottiglie di prosecco, vino bianco, vino rosso e birra di ogni marca …..non vedevo cosi tanto alcool tutto insieme, forse da quando ho festeggiato i miei primi 40 anni. Nonostante i miei problemi di alcolismo l’immagine della tavolata non mi suscita alcun effetto. La mia ragazza ed io insieme ad altre 5/6 persone ci sediamo sul lato corto del tavolo dove ci sono bottiglie di Heineken a zero gradazione alcolica (mia sorella ovviamente mi aveva già anticipato quale fosse la mia zona ma non ci voleva certo una laurea per intuirlo ). Ogni tanto mi accorgo che dalla parte opposta del tavolo mi sembra che qualcuno stia bevendo un bicchiere di troppo, nulla di grave certo e nessuna invidia…. forse è solo una mia falsa percezione nel senso che quando sei completamente sobrio è più facile accorgersi dei comportamenti di chi invece ha alzato un po’ il gomito . Ammetto che per l’intera serata non mi è mai salita la voglia di chiedere un solo bicchiere di vino e infatti la serata termina bene con torta e l’ennesima bottiglia di Heineken Zero al posto dello champagne. Sono contento, sono solo un pò gonfio di birra ma senza neanche una goccia di alcool nello stomaco e tra me e me penso che anche queste 24 ore sono passate senza bere alcool.
Purtroppo nei mesi successivi le cose non continuano ad andare bene: prima di Natale ho una ricaduta nell’alcool e la mia ragazza prende la decisione di lasciarmi e ad inizio primavera a seguito di qualche forma di depressione, ricado anche nella cocaina fino a commettere un reato che a maggio mi porta in carcere. Il mondo mi cade addosso e inizio a rivedermi un po’ di più in quelle storie strazianti ascoltate agli A.A. ma a distanza di un anno ho raggiunto la consapevolezza di avere una malattia grave e soprattutto mortale dalla quale farò tutto il possibile per guarire perché ora è arrivato il momento di iniziare a volermi bene e prendermi cura di me stesso .
Raja Susani
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