martedì 21 gennaio 2025

L'amore dei genitori

 Vi voglio parlare della più grande sostanza stupefacente del mondo: l’amore dei genitori. Facciamo qualche passo indietro, di un paio d’anni, quando avevo l’età di dodici anni, età in cui mi sono trovato con venti grammi di eroina, e iniziavo già l’esperienza di spacciatore. Una parola grande “spacciatore”, per un ragazzino dodicenne, ma comunque mi rispecchiava perché ero contento di fare soldi facili, anche se l’età precoce metteva in luce le mie fragilità. Sentivo che mi mancava qualcosa, ma non capivo cosa fosse. Vedevo i miei genitori felici quando tornavo a casa a tarda notte, credevo fossero felici perché vedevano un figlio diventato grande, adulto, ma in realtà erano felici perché venivano ascoltate le loro preghiere e rientravo sano e salvo. Dopo un anno ho cominciato ad usarla, l’eroina, e pian piano stavo rovinandomi la vita e vedevo i miei genitori soffrire per le mie scelte e le mie decisioni, così mi sono armato di pazienza e di determinazione, mi sono allontanato da tutto e sono partito per l’Italia. È stata un’illusione perché mi sono ritrovato subito nel turbine della malavita, reato dopo reato  mi sono convinto che nulla mi potesse fermare. Così è cominciata la mia strada tra le maglie della giustizia italiana, una condanna a diciotto anni che fu una disgrazia per i miei genitori. In carcere ho cominciato a sentire veramente la mancanza dell’amore dei miei genitori, non riuscivano a trasmetterlo, e di questo non mi capacitavo. Mentre ero in carcere è venuto a mancare mio papà e prima di essere liberato, è mancata anche mia mamma. Solo allora mi sono reso conto di aver perso le cose più importanti, quelle che mi sarebbero bastate: l’amore dei miei genitori. Ormai è tardi, nulla ha più senso se voi non ci siete…

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