Il 25 novembre sono venuti
in reparto tre parlamentari delle principali forze politiche: Franco Mirabelli
del Pd, Igor Iezzi della Lega e Alessandra Riccardi del M5S. Abbiamo esposto il
lavoro svolto nei mesi scorsi: l’affettività in carcere, le telefonate con i
propri cari, la necessità a fini riabilitativi di rendere più frequenti i
contatti fra noi detenuti e mogli, figli, genitori. È stato un incontro
entusiasmante durante il quale, secondo noi, è stato piantato un seme, il seme
della speranza, del dialogo, del...(CONTINUA A LEGGERE)
AA e SP

venerdì 29 novembre 2019
martedì 26 novembre 2019
Una domenica alla Baggina col coro dei nostri ex compagni
Il miglior pubblico che uno possa pretendere di avere: anziani in sedia a rotelle, famigliari in visita domenicale, volontari, vecchiette con la schiena dritta che si fanno vanto di aver passato i novanta. Insomma, il pubblico del Pio Albergo Trivulzio, meglio conosciuto come l'ospizio della Baggina, dove domenica 24 novembre il coro "dei Fuori" si è esibito. Del coro fanno parte - diretti dall'incontenibile Paolo Foschini - volontari di vario genere, gli operatori del reparto La Nave, e soprattutto ex detenuti del reparto stesso, cioè nostri ex compagni di sventura. Ogni giovedì fanno le prove in un salone del Cam di corso di Porta Vigentina e quando qualcuno li invita (accade ormai sempre più spesso) si esibiscono qui e là per Milano. Domenica erano alla Baggina, appunto, dove per più di un'ora hanno portato allegria e qualche lacrima di commozione agli anziani ospiti della casa e ai loro parenti radunati nel salone (strapieno) del Pio Albergo Trivulzio. Clima caldo, risate, cori, entusiasmo finale. Una bella domenica.
Un sogno (finto?) che non si avvera mai: il Mose
Alcuni di noi erano
piccoli, altri non erano ancora nati quando s’iniziò a parlare del Mose a
Venezia, di quell’opera che avrebbe dovuto gestire il fenomeno dell’alta marea
e quindi contenere l’acqua alta in laguna. A distanza di moltissimi anni quel
sistema non è ancora attivo e pochi giorni fa abbiamo visto le immagini di una
città in ginocchio. Opere d’arte salvate da squadre d’emergenza, un vaporetto
quasi ribaltato, un taxi boat finito in un vicolo della città, per non parlare
degli ingenti danni provocati a palazzi, alle strutture commerciali, ai
veneziani che vivono in città. I ragazzi più giovani, che spesso hanno visitato
Amsterdam, città costruita sull’acqua, ci hanno chiesto che cosa fosse il Mose
e perché non è funzionante. Non è semplice dare una risposta, ciò che ci lascia
perplessi è che ancora dopo tutti questi anni, e dopo un fiume di denaro speso,
siamo al 94% della sua costruzione, ma soprattutto non siamo certi della sua
effettiva funzionalità quando sarà ultimato. Forse il completamento di
quest’opera doveva e dovrebbe essere una priorità per qualsiasi arcobaleno
politico…
AA&SP
lunedì 25 novembre 2019
Stefano Cucchi e le basi della democrazia
“Stefano Cucchi, nato
in Albania il 24/10/1975 e in Italia senza fissa dimora, pregiudicato”. Queste
erano le prime righe del verbale di arresto, un copia e incolla mal riuscito di
un precedente verbale, e furono l’inizio di uno dei capitoli tra i più oscuri
della giustizia italiana. Stefano, fermato in ambito di attività di prevenzione
da una pattuglia dei Carabinieri nei pressi della Chiesa di San Policarpo a
Roma, era stato trovato con 2 grammi di cocaina – divisa in 3 confezioni – 12
pezzi di hashish – per un totale di 20 grammi – 2 pasticche di ecstasy e 90
euro in banconote di diverso taglio. Doveva essere solo fotosegnalato, il resto
è storia. Finalmente, dopo 10 anni, un Tribunale ha scritto che Stefano non è
morto perché era un “drogato di merda con
un cuore da vecchio”, ma per lesioni provocategli da chi avrebbe dovuto
tutelarlo, anche qualora fosse stato drogato. Fu un omicidio. Lo Stato deve
essere sempre in grado di affermare il principio di uguaglianza di ciascuno di
fronte alla Legge, diversamente verrebbero meno le basi della nostra vita
democratica.
AA&SP
Iscriviti a:
Post (Atom)