martedì 17 dicembre 2024

Un futuro da padre vero

È la domanda che ogni uomo si pone quando diventa padre, è naturale sperare il meglio per i propri figli, ma la realtà spesso non rispecchia i nostri sogni. Nel mio caso, il rapporto con mia figlia Giulia è stato complesso, la mia mancanza causata dalla privazione della mia libertà per gli errori che ho commesso, lasciandola in tenera età per poi ritrovarla già adolescente. Cosa difficile da poter spiegare, ma soprattutto da gestire già di per sé. Arrivando da un lungo periodo detentivo, la gestione delle mie emozioni non è stata facile e infatti tutto ciò mi ha portato a ri-sbagliare lasciandola ancora sola. Tutto questo mi ha portato per la prima volta a soffermarmi e riflettere con intensità su di me e mia figlia, sul suo futuro, questo anche grazie al percorso carcerario differente che ho deciso di intraprendere, capendo che in questo momento devo mettermi al primo posto per il suo bene, perché solo curandomi, cambiando vita e stando bene con me stesso potrò essere parte di un futuro sano per mia figlia, ormai diciottenne. Per me rimarrà sempre la mia bambina, ma se i miei occhi dovessero già vederla come una donna, vorrei immaginarla felice, una donna che realizza i suoi sogni, affermata nel suo lavoro facendo quello che più ama in modo da essere anche indipendente e che si crei una famiglia trovando un uomo che la sappia amare per quello che è, magari rendendola anche mamma e sperando che le sofferenze passate possano essere un punto di forza per lei. Ovviamente, affianco la donna che ho descritto, ci aggiungo la presenza di un padre che sta lavorando per cambiare, per essere presente e punto di riferimento per il suo futuro, magari un giorno dimostrando tutto ciò con i miei futuri nipotini. Grazie di esistere, amore mio.

Quale domani per mia figlia?

                 

Il futuro che vorrei

  Per me il significato di futuro è una cosa che ancora non riesco a comprendere bene, sarei un bugiardo se scrivessi il contrario. La verità è che per il momento faccio fatica a pensare al futuro, ma una cosa la so bene: sicuramente non sarà facile. Io non ho figli ma posso parlare della mia famiglia, della mia mamma, di mio padre e di mio fratello che hanno perdonato sempre tutti gli errori che ho commesso e persino ora che mi ritrovo in carcere, mi sono sempre accanto. Per questo quando parlo di futuro mi viene subito in mente la mia famiglia che è e sarà la mia motivazione. Una cosa la so per certa, potrei scrivere tutto quello che vorrei fare in futuro, ma una cosa in questi mesi l’ho capita: non si può parlare di futuro se non si parte dal presente e di questo posso parlare, sto cercando di cambiare per me stesso, ma soprattutto per loro, la mia famiglia. Per non farli più venire in carcere a trovarmi, dopo essere stati perquisiti, per poi entrare in una squallida saletta. Per non farmi più vedere portare via dalla polizia ammanettato dopo una delle tante perquisizioni a cui hanno assistito a casa. Per questo, più che di futuro, voglio parlare del presente. Per quanto sia duro, mi servirà da lezione per cercare di migliorare la vita mia, quella della mia famiglia e di tutte le persone che mi vogliono bene, per cercare di non essere più una delusione per loro e per me stesso. Il futuro che vorrei, da ora, parte dal presente!

 

Edoardo Ferrari

Io e il mio ego

                          

lunedì 9 dicembre 2024

Papà