Era tutto pronto per un appuntamento atteso da molto tempo: i detenuti della Nave incontrano il Papa!
Il coro della Nave, il reparto avanzato del carcere di San Vittore dove vivono i detenuti che seguono un percorso riabilitativo per problemi di dipendenza, avrebbe partecipato a Cinecittà al Giubileo degli Artisti per esibirsi al cospetto del nostro carissimo Papa Francesco. Purtroppo il Pontefice ha dovuto annullare l'impegno per un ricovero cautelativo, imposto dei medici a causa di una grave bronchite. E non è ancora tutto. Il coro che si sarebbe esibito davanti al Papa comprendeva, oltre alle persone detenute, anche una formazione ulteriore, composta da ex detenuti e pazienti del SerD: tutti con la partecipazione e il coordinamento dei volontari dell'Associazione Amici della Nave OdV, da anni impegnata a sostenere le attività del reparto dentro e fuori dal carcere. La stessa associazione aveva coinvolto nella trasferta anche un gruppo di giovani musicisti del Cpm Music Institute, la scuola di musica di Franco Mussida, a sua volta volontario nelle carceri da moltissimo tempo. Prima volta di un Papa negli studi ma anche una occasione rarissima per un coro di persone detenute. La notizia del suo ricovero e dell'inevitabile annullamento dell'incontro è purtroppo arrivata a San Vittore proprio al termine di quella che doveva essere la prova generale, nella tarda mattinata di venerdì 14. E i detenuti hanno immediatamente preso carta e penna. Ecco il loro messaggio al Pontefice.
"Amatissimo Santo Padre, siamo sinceramente addolorati dalla notizia del vostro ricovero in ospedale ma ci rendiamo conto della necessità di salvaguardare la vostra salute. Voi non vi risparmiate mai e i continui affaticamenti per starci vicino hanno reso necessario questo stop. Qui a La Nave era tutto pronto, non vedevamo l'ora di incontrarvi per condividere del tempo. Generosamente e senza filtri avete voluto renderci partecipi dell'evento preparato in occasione del Giubileo. La vostra salute viene prima di tutto. Vi preghiamo di non essere dispiaciuto e di pensare che siete presente nelle nostre affettuose preghiere, affinché vi rimettiate presto. Quando tornerete di nuovo in forze saremo felici di poter recuperare il nostro incontro, così da rivedere il Papa e il Papà forte che siete: a presto Santità".
A noi non resta che dire A presto, Papa Francesco!